martedì 24 novembre 2009

SHRIEKBACK - Oil and gold (1985)



Dalla collaborazione tra DAVE ALLEN (Gang of four) e BARRY ANDREWS (Xtc / League of gentlemen) nasce nel 1981 un progetto alquanto bizzarro, sebbene inseribile in quel particolare contesto musicale tra l'attitudine danzereccia post-punk e la pulsione funk che ha proposto gruppi come A CERTAIN RATIO, POP GROUP, MAXIMUM JOY ed altri.

Questa ossessione per una certa "commercialità" di fondo non ha fortunatamente impedito ai due musicisti di confezionare interessanti mix di ritmo e raffinatezza d'arrangiamento (soprattutto vocale) che però solo in rari casi sono stati recepiti appieno dal pubblico dell'epoca (e forse nella sola Gran Bretagna visto che il grado di popolarità del gruppo nel continente è sempre stato abbastanza basso).

'Oil and gold' è di fatto il disco più aggressivo e "tinto di rock" tra quelli prodotti (nella prima fase della carriera) e contiene due brani che in versione singola hanno riscosso buoni successi di vendita ("Nemesis" e "Malaria") ed è anche l'album dove con maggiore maturità il sound della band si declina in varie atmosfere e colori (basti pensare alla sommesse atmosfere di "This big hush" e di "Only thing that shines" in confronto alla convulsa "Everything that rises must converge" o al decadente romanticismo di "Faded flowers" o al quasi ambient meditativo finale di "Coelocanth").

Se non proprio indispensabile, Shriekback sono un documento molto interessante per un fenomeno musicale post-punk rimasto "a metà del guado", senza portare a completa maturazione l'emancipazione dall'energia del punk e nello stesso tempo il consolidamento di un proprio stile distintivo.



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