FERMI TUTTI!
Ricominciamo ad ascoltare questo tizio ... questo tale BOB BELL, chitarrista (forse polistrumentista) sta per mettere in crisi anni di ascolto progressivo e post-prog (specie USA) in pochissimi secondi.
Forse è il caso di riflettere un momento ... e di cercare di capire COSA sto ascoltando.
Trattasi di una specie di kraut-rock evoluto, venato di schizofonie fripp-crimsoniane pre-Henry Cow ... o forse addirittura una chitarra che anticipa la NO-Wave della grande mela o il noise-rock degli improvvisatori folli a-la-Henry-Kaiser (e del suo collega e "amico" Fred Frith).
Non so cosa succede, ma datando questo reperto 1978 devo rileggere alcuni decenni dei parametri "creatività e coraggio" fin qui da me conosciuti.
L'aroma delle lingue di allodole in salsa si sprigiona in tutto il fuoco di fila di questa specie di chitarra di Bob Bell totalmente priva di controllo ... ma fissare qualcosa di questo imprendibile caotico andamento sonoro è come cercare di fissare dei particolari precisi di paesaggio guardando fuori dal finestrino di un treno in corsa.
Nella seconda facciata del disco viene fatta sparire la chitarra (forse letteralmente "disintegrata" nelle esecuzioni del primo lato) ... ed il terrorismo sonoro è appannaggio di un rutilante pianoforte free ed un sax in continuo "preset snork generator" ad opera dello stesso Bell.
Smetto di riflettere ... e ascolto.
Un capolavoro ... un vero respiro di ... anidride carbonica ... ma "pura" però!
......... aargh!
nota informativa:
BOB BELL, canadese. di Vancouver, B.C.
Nel 1978 ha stampato autonoma-mente una tiratura privata in pochissime copie di questo clamoroso evento musicale a cavallo tra la psycho-schizoponia fripp-crimsoniana ed il free jazz di Ornette Coleman come se interpretati da rigorosi musicisti della colonia degli Inner Space studio.
Line up:
BOB BELL - chitarra (lato 1)
Mark Franklin - basso (lato 1)
Paul Franklin - percussioni (lato 1)
BOB BELL - alto sax (lato 2)
Paul Plimley - pianoforte (lato 2)
Lyle Ellis - contrabbasso (lato 2)