Altro disco semplicemente bellissimo ed altrettanto sconosciuto.
Il materiale contenuto in questo prezioso LP è stato registrato durante una performance dell'autore WILLIAM PENN data presso la Renwick Gallery di Washington ed intitolata significativamente ‘The Harmonious Craft: American Musical Instruments’.
Per provare a descrivere il contenuto sonoro di questo meraviglioso documento forse può essere utile citare il sottotitolo che compariva nel programma di sala ovvero:
"uno spettacolo realizzato con strumenti unici e stravaganti realizzati rigorosamente a mano"
.. i cui bizzarri nomi suggeriscono esoteriche audio-derive come per esempio "bolla della camera delle nuvole" (progettata da un certo ... ehm ... Harry Partch) oppure "violoncello ad una corda non di acciaio", "lo scacciapensieri elettronico", "ocarina tripla", "il tamburino di pelle di tacchino del bicentenario" a cui si aggiungono il "pianoforte di gomma" e il "vetro armonico".
Ad integrare questa bizzarra compagnia di suoni e suonatori un più "tradizionale" synth ARP2006, un pianoforte a coda ed un dulcimer tipico dei monti Appalachi.
Ma non si tratta di un'amalgama sonoro caotico e rumoristico, tutt'altro ... e la "ben-temperatura" è mantenuta con una discreta precisione. Piuttosto il risultato che ne emerge è un'incontro tra vibrazioni prodotte da materiali ed oggetti che insieme prendono vita/suono e raccontano di paesaggi improbabili e surreali.
Erano anni che non sentivo un disco di tanta sensibilità ed intelligenza ed il mio consiglio è quello di recuperare una qualsiasi testimonianza di questo squisito guazzetto sonoro.
Il materiale contenuto in questo prezioso LP è stato registrato durante una performance dell'autore WILLIAM PENN data presso la Renwick Gallery di Washington ed intitolata significativamente ‘The Harmonious Craft: American Musical Instruments’.
Per provare a descrivere il contenuto sonoro di questo meraviglioso documento forse può essere utile citare il sottotitolo che compariva nel programma di sala ovvero:
"uno spettacolo realizzato con strumenti unici e stravaganti realizzati rigorosamente a mano"
.. i cui bizzarri nomi suggeriscono esoteriche audio-derive come per esempio "bolla della camera delle nuvole" (progettata da un certo ... ehm ... Harry Partch) oppure "violoncello ad una corda non di acciaio", "lo scacciapensieri elettronico", "ocarina tripla", "il tamburino di pelle di tacchino del bicentenario" a cui si aggiungono il "pianoforte di gomma" e il "vetro armonico".
Ad integrare questa bizzarra compagnia di suoni e suonatori un più "tradizionale" synth ARP2006, un pianoforte a coda ed un dulcimer tipico dei monti Appalachi.
Ma non si tratta di un'amalgama sonoro caotico e rumoristico, tutt'altro ... e la "ben-temperatura" è mantenuta con una discreta precisione. Piuttosto il risultato che ne emerge è un'incontro tra vibrazioni prodotte da materiali ed oggetti che insieme prendono vita/suono e raccontano di paesaggi improbabili e surreali.
Erano anni che non sentivo un disco di tanta sensibilità ed intelligenza ed il mio consiglio è quello di recuperare una qualsiasi testimonianza di questo squisito guazzetto sonoro.