Rifugio per un appassionato di musica con forte predisposizione alla nostalgia per i tempi trascorsi (anni 50/60/70/80 e anche 90 ed oltre). Riflessioni rare e casuali sulla musica, il cinema e l'arte delle ultime decadi del novecento e di inizio nuovo millennio.
lunedì 9 novembre 2009
ANTEDILUVIAN ROCKING HORSE - Music for the odd occasion (1997)
Elettronica downunder per questo combo che sembra aver preso seriamente in considerazione la lezione r-humoristica di Perrey and Kingsley per riproporla con la moderna tecnologia e con il lessico sonoro contemporaneo.
Ritmi sconnessi alternati in puro cut-up con disco-beats, rumori indecifrabili, campioni verbali devastati e melodie banali (qualche volta al limite del ridicolo) sono gli elementi fondanti del suono di questo brillante combo sperimentale dall'Australia.
Trance creativa e disco-cult, la giusta deriva musicale originata dalle prime oblique operazioni della elettro-new wave primi anni '80 ... "a-la-Yello" ed i primi esperimenti dei Negativeland (e le successive aberranti - ma fascinose - mutazioni di John Oswald).
Ritmi sconnessi alternati in puro cut-up con disco-beats, rumori indecifrabili, campioni verbali devastati e melodie banali (qualche volta al limite del ridicolo) sono gli elementi fondanti del suono di questo brillante combo sperimentale dall'Australia.
Trance creativa e disco-cult, la giusta deriva musicale originata dalle prime oblique operazioni della elettro-new wave primi anni '80 ... "a-la-Yello" ed i primi esperimenti dei Negativeland (e le successive aberranti - ma fascinose - mutazioni di John Oswald).
Etichette:
(*) AUS,
1997,
Antediluvian Rocking Horse
GUNS & BUTTER - Guns & Butter (1972)
E' strano scoprire una band americana che nel 1972 suona un genere musicale assimilabile al progressive-rock europeo senza inserirci con forza elementi della tradizione musicale tipicamente nordamericani (come è stato per altre band prog di qualche anno dopo).
Il suono di questo gruppo (reso quasi barocco dall'uso continuo di archi e flauto) ricorda molto più da vicino band del prog-minore inglese quali East Of Eden, Titus Groan o It's A Beautiful Day.
Un ascolto piacevole, comunque.
Il suono di questo gruppo (reso quasi barocco dall'uso continuo di archi e flauto) ricorda molto più da vicino band del prog-minore inglese quali East Of Eden, Titus Groan o It's A Beautiful Day.
Un ascolto piacevole, comunque.
VO - Musiques pour un film imaginaire (1985)
Produzione molto indipendente francese dal forte connotato ritmico elettronico e caratterizzato dalla totale assenza di chitarre nell'arco dell'intero lavoro che risulta così molto minimale e - a volte - vagamente "crepuscolare" assimilabili a più note produzioni della Sky tedesca (come "Tyndall" ad esempio).
Molto interessante invece l'uso dei fiati (sassofoni principalmente) che riporta alla ribalta una scrittura semplice e senza fronzoli che ricorda spesso alcune delle produzioni elementari a nome "Long Hello" di e con l'ex VdGG David Jackson.
Benchè a volte siano anche originali e caratteristici, i VO risultano A tratti perfino troppo "infantili e naive" (come molta parte dei minimali dell'epoca), nella ricerca dell'interazione tra suoni elettroacustici differenti.
Rimane comunque un puntuale documento parallelo dell'epoca!
Molto interessante invece l'uso dei fiati (sassofoni principalmente) che riporta alla ribalta una scrittura semplice e senza fronzoli che ricorda spesso alcune delle produzioni elementari a nome "Long Hello" di e con l'ex VdGG David Jackson.
Benchè a volte siano anche originali e caratteristici, i VO risultano A tratti perfino troppo "infantili e naive" (come molta parte dei minimali dell'epoca), nella ricerca dell'interazione tra suoni elettroacustici differenti.
Rimane comunque un puntuale documento parallelo dell'epoca!
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