Robin Crutchfield e Steven Brown nel 1980 hanno avuto modo di collaborare a questo progetto oscuro ed ansiogeno contribuendo per breve tempo alla scena musicale alternativa della buia NYC di quei giorni.
In "Exterminating angel", primo album della band, il mix tra la disperazione dei DNA (ex band di Crutchfield) ed il romanticismo decadente dei
TUXEDOMOON (in cui militava ancora Brown) genera questo documento analizzabile adesso forse più con un trattato di antropologia musicale che non di semplice musicologia fine a sè stessa.
Come doveva essere la "vita" in quella "zona oscura" della New York early eighties è ben raccontato con le laconiche 13 non-canzoni dell'album di debutto, e all'ascolto prende forma con connotati molto precisi l'immagine dello scenario della inquietante obliqua favola urbana di quei giorni.
Di sicuro l'ossessiva ritmica "in 4" e i continui riff di sequencer (in realtà una "trigger machine") non permettono alla musica di svilupparsi in maniera troppo espressiva, inchiodando il contesto sonoro ad un pannello armonicamente monocorde. Solo quando canta Steven Brown, è più che evidente quel lirismo tipico della musica della band californiana di provenienza, con tutta la malinconia che quel tipo di cantare porta con sè.
Il singolo "Trapped" pubblicato qualche mese dopo aveva una b-side davvero inquietante, ovvero una sequenza di 6 brani realizzati suonando al contrario parte dei nastri che erano serviti alla produzione del disco ufficiale (ed il titolo di questa concettuosa e disperata b-side era significativamente "The exterminations 1-6").
Il secondo ed ultimo album della prima fase di DARK DAY (senza la prezenza di Steven Brown trasferitosi in Europa con i Tuxedomoon nel frattempo) è l'enigmatico WINDOWS, più brillante nei suoni (forse per l'uso di uno straniante piano giocattolo e della famigerata calcolatrice musicale CASIO VL-1 VL-Tone), ma altrettanto desolante nello scenario kraftwerkianamente raccontato.
Questa raccolta comprende anche il primissimo singolo di crutchfield pubblicato nel 1979, vera rarità e importante valore aggiunto musicologico di questa comunque interessante compilation.
Alla fine rimane solo la considerazione che QUELLA musica è stata il cibo di una parte della generazione adolescente di allora, alla ricerca di "motivazioni" ed "avventure" per costruire ( o forse anche NO) il proprio futuro (ed è curioso constatare che i ventenni di allora adesso hanno raggiunto - se non superato - quota cinquanta).