Nella caotica transizione tra il Progressive e la New Wave attraverso la devastazione punk (non in senso negativo, ma dirompente) la musica considerabile semplicemente pop ha rischiato di perdere la sua stessa funzione di semplice intrattenimento, dal momento che ... quansi non esisteva più nessuno da ... INTRATTENERE ... appunto.
Per fortuna in quegli anni a cavallo tra il 1976 ed il 1980 una serie di band inglesi hanno provato a reinventare il linguaggio della musica pop alleggerendo le pomposità del progressive mantenendone la qualità evocativa e la brillantezza della tecnica compositiva ed al contempo aggiungendo una certa ironia tipica della trasgressione allora "in movimento" per alimentare un semplice divertimento superficiale ed epidermico.
Gruppi come 10.CC o SUPERTRAMP sono sicuramente stati all'avanguardia nel trovare in questa modalità una loro propria strada originale per declinare una materia molto difficile e delicata.
In questo contesto musicale quindi si inseriscono a pieno diritto questi sorprendenti (e sconosciutissimi) SAD CAFE' capitanati da Paul Young (omonimo del più celebre cantante brit pop-soul, ma che avrà solo successivamente la sua piccola oasi di popolarità collaborando con Mike Rutherford nell'off-shoot Genesisiano di Mike and the Mechanics) e completati dalla presenza di Ashley Mulford (chitarra solista) Tony Cresswell (batteria, percussioni e voci) John Stimpson (basso, chitarra acustica e voci) Vic Emerson (tastiere) Ian Wilson (chitarra e voci) e Lenni (sax, tastiere).
Raffinati, intelligenti ed eccellenti musicisti i SAD CAFE' con questo album "Fanx ta-Ra" (slang storpiato della formula colloquiale "Thanks to you") hanno prodotto uno dei dischi di pop-rock sicuramente più belli e validi per quella generazione di musicisti alle prese con un pubblico davvero in crisi di identità (o - forse meglio - con troppe identità musicali da considerare).
Non un vero e proprio CAPOLAVORO, certo, ma assolutamente da ascoltare con grande rispetto ed attenzione.