Altro disco meravigliosamente ispirato di questo artista così poco conosciuto in Italia.
La dolcezza delle canzoni qui contenute è sorprendente, a maggior ragione se si considera che è un disco che esce in pieno momento progressive e concettuale (o concettuoso) della musica rock inglese (ed europea in generale).
Le tracce musicali dalle forti radici folk iniziali qui sono molto lontane e Harper si avventura in dimensioni musicali molto più elaborate che, anche quando essenziali e scarne con chitarra e voce, lo spingono verso una forma creativa estrememente raffinata ed intelligente.
Roy qui è in un "altrove" creativo in compagnia di qualche celebre sconosciuto come Ronnie Lane, Jimmy Page, Keith Moon, Pete Sears, Steve Broughton e David Bedford
La dolcezza delle canzoni qui contenute è sorprendente, a maggior ragione se si considera che è un disco che esce in pieno momento progressive e concettuale (o concettuoso) della musica rock inglese (ed europea in generale).
Le tracce musicali dalle forti radici folk iniziali qui sono molto lontane e Harper si avventura in dimensioni musicali molto più elaborate che, anche quando essenziali e scarne con chitarra e voce, lo spingono verso una forma creativa estrememente raffinata ed intelligente.
Roy qui è in un "altrove" creativo in compagnia di qualche celebre sconosciuto come Ronnie Lane, Jimmy Page, Keith Moon, Pete Sears, Steve Broughton e David Bedford