Uno dei più longevi esempi di synth-pop band.
SOME GREAT REWARD esce nel 1984 e il suono è ancora completamente condizionato dalle batterie elettroniche e dai sintetizzatori, ma l'evoluzione del gusto e delle dinamiche presenti in questo album mostrano già una visione molto più solida che va verso un vero e proprio gruppo nel senso tradizionale, i DM sono infatti pronti ad abbandonare quell'aura creata di "sola sintesi" elettronica.
Un esempio di questa maggiore collegialità in fondo è anche la presenza di "Somebody" prima ballata romantica cantata da Martin Gore (fino a quel momento "solo" - si fa per dire - compositore della stragrande maggioranza del materiale pubblicato dai Depeche Mode dopo l'uscita di Vince Clark all'indomani del primissimo album) senza che con questa presenza venga indebolita la fortissima presenza interpretativa di David Gahan (probabilmente in assoluto uno dei migliori cantanti che la new wave elettrica/elettronica inglese abbia sfornato negli anni ottanta).
Ma con questo album non è solo l'immagine del gruppo a consolidarsi perchè anche un certo cambio di livello e qualità dei testi indicano una maggiore maturità e voglia di raccontare la propria visione del mondo intorno. Nascono così brani come l'ambiziosa "Blasphemous rumours" (neanche tanto velata contestazione sul concetto di 'religiosità, fede e chiesa'), ed i due super-hit da discoteca "Master & Servant (intelligentemente giocata sul filo dell'ambiguità del significato politico-sessuale) e "People are people" (ingenua, ma sincera presa di posizione a favore di un riconoscimento di parità tra tutte le persone).
A mio avviso da questo disco il gruppo partirà per nuove destinazioni artistiche, lasciandosi alle spalle molte delle ingenuità presenti negli album fino ad allora pubblicati e diventerà via via sempre più interessante ascoltarne l'evoluzione e le scelte artistiche che li ha portati a reinserire con grande sensibilità suoni elettrici "tradizionali" nel proprio sound, rendendolo per questo sempre meno infantile e più aggressivo.
SOME GREAT REWARD esce nel 1984 e il suono è ancora completamente condizionato dalle batterie elettroniche e dai sintetizzatori, ma l'evoluzione del gusto e delle dinamiche presenti in questo album mostrano già una visione molto più solida che va verso un vero e proprio gruppo nel senso tradizionale, i DM sono infatti pronti ad abbandonare quell'aura creata di "sola sintesi" elettronica.
Un esempio di questa maggiore collegialità in fondo è anche la presenza di "Somebody" prima ballata romantica cantata da Martin Gore (fino a quel momento "solo" - si fa per dire - compositore della stragrande maggioranza del materiale pubblicato dai Depeche Mode dopo l'uscita di Vince Clark all'indomani del primissimo album) senza che con questa presenza venga indebolita la fortissima presenza interpretativa di David Gahan (probabilmente in assoluto uno dei migliori cantanti che la new wave elettrica/elettronica inglese abbia sfornato negli anni ottanta).
Ma con questo album non è solo l'immagine del gruppo a consolidarsi perchè anche un certo cambio di livello e qualità dei testi indicano una maggiore maturità e voglia di raccontare la propria visione del mondo intorno. Nascono così brani come l'ambiziosa "Blasphemous rumours" (neanche tanto velata contestazione sul concetto di 'religiosità, fede e chiesa'), ed i due super-hit da discoteca "Master & Servant (intelligentemente giocata sul filo dell'ambiguità del significato politico-sessuale) e "People are people" (ingenua, ma sincera presa di posizione a favore di un riconoscimento di parità tra tutte le persone).
A mio avviso da questo disco il gruppo partirà per nuove destinazioni artistiche, lasciandosi alle spalle molte delle ingenuità presenti negli album fino ad allora pubblicati e diventerà via via sempre più interessante ascoltarne l'evoluzione e le scelte artistiche che li ha portati a reinserire con grande sensibilità suoni elettrici "tradizionali" nel proprio sound, rendendolo per questo sempre meno infantile e più aggressivo.
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