... quanta rabbia ancora traspare dalle note copertina ... quanta "lesa maestà" manifestata da Andy Partridge nei confronti di "Mr.Producer" ... comprensibile' forse, ma non certo giustificabile completamente (soprattutto alla luce dei "risultati ottenuti") ... SKYLARKING è uno di quei dischi della cui genesi è meglio non sapere nulla (o tutto ... ma proprio tutto) perché la musica prodotta e confezionata in quell'oggetto sonoro parla da sola ... raccontando la favola di una straordinaria stagione creativa diventata improvvisamente "non interessante" per la platea di un pubblico "drogato" di prodotti sempre più senza spessore. C'era bisogno di "ottimizzare" quella vena creativa che non dava più i frutti sperati (dalla casa discografica, ovviamente) ... bisognava trovare qualcuno in grado di "reinventare l'inventiva" estatica ... di riportare la luce dove non c'era sole (per dirla alla Branspardurich di Paolo Esco).
La scelta di chiamare Todd Rundgren a svolgere questo ingrato compito è stata geniale e poco importa (per la casa discografica) se i suoi metodi di lavoro fossero collidenti con le aspettative e le abitudini del trio di Swindon ... nessun interesse per le eventuali (puntualmente occorse) collisioni di personalità ed ego tra gli artisti coinvolti nell'operazione.
A leggere quanto scritto nelle note di copertina (le ennesime, peraltro) di questa edizione davvero Partridge non ha mai risolto il suo conflitto con Mr.Producer ... non ha mai sopportato l'idea di essere lui stesso un "prodotto" di quell'industria discografica che lo aveva lanciato come uno dei nuovi geni della decade(nza) di quegli anni salvo poi accorgersi che la sua intelligenza musicale non era più adatta all'atrofia cerebrale indotta nel pubblico proprio dall'attività delle stesse grandi major discografiche del tempo. Ma il mondo dell'industria dell'intrattenimento musicale funziona così ... se non sei in grado di inventarti qualcosa che ti permetta di rimanere in prima persona al culmine delle classifiche o delle vendite, c'è bisogno di "cambiare allenatore" ... in questo caso specifico c'è bisogno di trovare un "produttore" che sistemi con parametri differenti (generati da una visione esterna all'egomaniacale compositore/band) le caratteristiche di un suono, di una vena creativa portando il tutto alla realizzazione di un PRODOTTO (da VENDERE!!!).
"(Todd) ci ha fatto essere più "inglesi" di quanto non lo fossimo noi stessi in realtà" è una frase con cui Colin Moulding (più equilibrato nei giudizi anche dopo trent'anni) affida forse ai posteri la sintesi della collisione, degli impatti personali tra XTC e Mr. Producer.
Comunque la si voglia vedere ... aver prodotto gli XTC non ha cambiato più di tanto la carriera di Mr.Producer ... ma essere stati prodotti da TODD RUNDGREN ha significato per la band di Partidge & Moulding la certezza di qualche anno ancora di sopravvivenza e visibilità pubblica.
Per quello che vale la mia piccolissima opinione (ed esperienza di produttore musicale) sono e sarò sempre dalla parte di TODD ... con buona pace di uno dei miei musicisti preferiti qual'è ancora oggi il vulcanico Andy Partidge ...
ps: siamo davvero sicuri che l'ubiquo eccellente Steve Wilson sia adatto a mettere le mani su "questi suoni" ?