Se l'Europa continentale seguisse con maggiore attenzione le vicende della periferia dell'impero britannico nell'industria discografica scoprirebbe esempi di notevole valore tra le fila dei gruppi collocati "albione altrove" nello spazio del vecchio continente.
"Sally con le gambe storte" viene dal Belgio, ma chi ha la fortuna di incrociarne le gesta musicali viene inevitabilemente sopraffatto dalla qualità della proposta e dalla straordinaria bravura dei musicisti coinvolti nel progetto.
Una musica che attraversa trasversalmente la complessità concettuale propria dei più contorti momenti tipici del R.I.O coniugando la lezione Zappiana e l'imprevedibilità dei Doctor Nerve di Nick Didkowski, non dimenticando brandelli di improbabile "mekanik dancing" circense contemporanea.
E' una musica intelligente nel senso più pieno del termine, dove ogni singola nota, ogni singola ombra musicale è funzionale alla storia che viene raccontata, sia si tratti di grotteschi organetti distorti o sezioni di fiati dis-connesse dal contesto generale.
Anche la lezione dell'isteria dei Cardiacs o l'ordinato disordine dei Wizards of Twiddly sembra contaminare lo scenario generale, riducendo ogni singolo brano ad un crogiolo in ebollizione dove differenti, antitetici approcci musicali si fondono in un unico amalgama in cui diventa impossibile spesso distinguere il punto di partenza.
Ora Sally non esiste più, destino normale per le realtà troppo coraggiose ed incapaci di assoggettarsi alla massificazione del mercato, ma per fortuna i dischi prodotti sono reperibili abbastanza facilmente (in un modo o nell'altro), senza dimenticare che ci sta pensando una nuova banda come FES a portare avanti questo straordinario modo di interpretare la funzione progressiva della musica giovanile.
"Sally con le gambe storte" viene dal Belgio, ma chi ha la fortuna di incrociarne le gesta musicali viene inevitabilemente sopraffatto dalla qualità della proposta e dalla straordinaria bravura dei musicisti coinvolti nel progetto.
Una musica che attraversa trasversalmente la complessità concettuale propria dei più contorti momenti tipici del R.I.O coniugando la lezione Zappiana e l'imprevedibilità dei Doctor Nerve di Nick Didkowski, non dimenticando brandelli di improbabile "mekanik dancing" circense contemporanea.
E' una musica intelligente nel senso più pieno del termine, dove ogni singola nota, ogni singola ombra musicale è funzionale alla storia che viene raccontata, sia si tratti di grotteschi organetti distorti o sezioni di fiati dis-connesse dal contesto generale.
Anche la lezione dell'isteria dei Cardiacs o l'ordinato disordine dei Wizards of Twiddly sembra contaminare lo scenario generale, riducendo ogni singolo brano ad un crogiolo in ebollizione dove differenti, antitetici approcci musicali si fondono in un unico amalgama in cui diventa impossibile spesso distinguere il punto di partenza.
Ora Sally non esiste più, destino normale per le realtà troppo coraggiose ed incapaci di assoggettarsi alla massificazione del mercato, ma per fortuna i dischi prodotti sono reperibili abbastanza facilmente (in un modo o nell'altro), senza dimenticare che ci sta pensando una nuova banda come FES a portare avanti questo straordinario modo di interpretare la funzione progressiva della musica giovanile.
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