Che disco!
L'operazione di "ibridare" i generi musicali è stata una delle caratteristiche che - per dirla zappianamente - rappresentano "the results of a higher education".
Indubbiamente una maggiore versatilità creativa dei musicisti delle ultime decadi (e parlo di musicisti veri, non ... "digitali") è stata la base di partenza per prodotti apparentemente anche "commerciali" (dEUS probabilmente à l'esempio più eclatante in Europa) ed ha portato inaspettate traiettorie musicali davvero stimolanti.
KISS MY JAZZ è una di queste "creature" difficile da etichettare ma assolutamente imperdibile per una collezione discografica completa e coerente per documentare la musica europea di fine anni 90.
RUDY TROUVE' (Anversa, Belgio) è l'animatore di questo progetto che si colloca a cavallo tra una musica che ha del "cantautoriale" ma che allo stesso tempo prende derive "quasi-jazz mutate" o addirittura si avventura in momenti "noisy-blues", in languide deviazioni "latin" e di "improvvisazione" decisamente più ... "avanti".
Si capisce che il Capitano Cuore-di-bue è sicuramente tra gli ascolti di riferimento (e del resto anche per gli stessi dEUS - di cui Trouvé è stato componente - le "storie" del capitano erano state sicuramente fondanti) ma si capisce anche che a ben vedere ci si ritrova ad ascoltare una forma di "prog" e "new wave" completamente de-evoluti e mutati, artatamente sbilanciati fino a sporgersi pericolosamente dallo strapiombo sonoro che sovrasta una terra (musicalmente) di nessuno ... o forse ... a ben guardare ... effettivamente abitata da anziani new wavers vestiti di stracci provenienti dalle boutique della Westwood e da vecchi marinai che indossano una sospetta copia di una maschera di trota.
Ascolto consigliato!
L'operazione di "ibridare" i generi musicali è stata una delle caratteristiche che - per dirla zappianamente - rappresentano "the results of a higher education".
Indubbiamente una maggiore versatilità creativa dei musicisti delle ultime decadi (e parlo di musicisti veri, non ... "digitali") è stata la base di partenza per prodotti apparentemente anche "commerciali" (dEUS probabilmente à l'esempio più eclatante in Europa) ed ha portato inaspettate traiettorie musicali davvero stimolanti.
KISS MY JAZZ è una di queste "creature" difficile da etichettare ma assolutamente imperdibile per una collezione discografica completa e coerente per documentare la musica europea di fine anni 90.
RUDY TROUVE' (Anversa, Belgio) è l'animatore di questo progetto che si colloca a cavallo tra una musica che ha del "cantautoriale" ma che allo stesso tempo prende derive "quasi-jazz mutate" o addirittura si avventura in momenti "noisy-blues", in languide deviazioni "latin" e di "improvvisazione" decisamente più ... "avanti".
Si capisce che il Capitano Cuore-di-bue è sicuramente tra gli ascolti di riferimento (e del resto anche per gli stessi dEUS - di cui Trouvé è stato componente - le "storie" del capitano erano state sicuramente fondanti) ma si capisce anche che a ben vedere ci si ritrova ad ascoltare una forma di "prog" e "new wave" completamente de-evoluti e mutati, artatamente sbilanciati fino a sporgersi pericolosamente dallo strapiombo sonoro che sovrasta una terra (musicalmente) di nessuno ... o forse ... a ben guardare ... effettivamente abitata da anziani new wavers vestiti di stracci provenienti dalle boutique della Westwood e da vecchi marinai che indossano una sospetta copia di una maschera di trota.
Ascolto consigliato!
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