lunedì 19 ottobre 2009

ROGER McGUINN - Roger McGuinn (1973)



Primo disco solista del fondatore dei BYRDS.

Interessante la sostanziale versatilità dello stile qui proposto, in compagnia di alcuni musicisti di indubbio spessore e personalità quali Bob Dylan, Chris Hillman, David Crosby, Grahan Nash, Leland Sklar, Jim Gordon e John Guerin.

Un lavoro piacevolissimo da ascoltare anche dopo tutto questo tempo perchè efficace nel raccontare QUEL momento musicale, quando il rock post psichedelico californiano si è ritrovato per necessità alla ricerca delle proprie tradizioni (blues e folk) e di altre suggestioni popolari per provare a reinventare una nuova dimensione creativa.

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' fantastico scorgere nella Caverna la luminosa fiamma di quel bellissimo esordio che é "Roger McGuinn... un disco solista che pur non avendo la densità di "If I Could Only Remember My Name" o l'ambiziosa progettualità di "Blows Against The Empire" riesce a soddisfare pienamente il desiderio di suono Californiano, inventando una riuscita amalgama di "Americana" e oltre. Il disco era nato quasi per caso: doveva infatti essere il nuovo lavoro dei Byrds (e i provini di un paio di brani tra i bonus tracks di "Farther Along" lo dimostrano), invece il gruppo si era sgretolato definitivamente davanti agli occhi di colui che aveva sempre curato il "volo" musicale di quella band, questa volta non si poteva inventare un altro gruppo come aveva fatto in più occasioni. Perduti i grandissimi Clarence White, Gene Parsons & Skip Battin (l'ultima solida formazione dei Byrds), Roger McGuinn prova timidamente una carriera solista non certo programmata: così "Lost My Drivin' Wheel" e "Bag Full Of Money" provengono dalle ultime sessions del repertorio Byrds prima dello scioglimento. Il primo uno splendido rocker con scintillanti chitarre solari, il secondo un perfetto brano country alla maniera di "Drug Store Truck Drivin' Man" che non avrebbe sfigurato nè su "Sweetheart Of The Rodeo" nè su "Dr. Byrd And Mr. Hyde". Roger in poche settimane si ritrova in studio con tanti amici e decide di sperimentare in tutte le direzioni: "Time Cube" é un esempio di quello che aveva sempre voluto fare tra country rock ed elettronica: un brano per banjo e moog davvero magnifico... nel corso degli anni molti esperimenti incompiuti sono affiorati nelle ristampe del catalogo Byrds ma questo é davvero un connubio riuscito. "Hanoi Hannah" é una grande canzone anti-guerra senza nessuna retorica: solo in apparenza si tratta di una love song tra un soldato americano e una ragazza Vietnamita, ma nel corso del brano il tono cambia e la denuncia della disastrosa esperienza militare prende il sopravvento; questo splendido e umile blues ci ricorda che brillante autore sia sempre stato Roger anche su schemi apparentemente sfruttati. Alcune cose del disco poi sono davvero sorprendenti come "My New Woman" con tutti i Byrds originari al completo: nessuno avrebbe mai pensato che solo un anno dopo sarebbero riusciti nel clamoroso intento della reunion... o "I'm So Restless" grande folk song acustica in apertura con ospite addirittura il grande socio-fantasma di sempre Bob Dylan. Proprio Bob ospiterà Roger nella epica "Knockin' On Heaven's Door" nel corso dello stesso anno... e che dire dell'atmosfera alla Beach Boys (complice Bruce Johnstone) di "Draggin'" o il calipso delizioso di M'linda" talmente leggero da far impallidire Paul Simon! "Stone" é una ballad di una rara eleganza, mentre il traditional "The Water Is Wide" riporta tutto a casa, ricordandoci le radici folk del nostro. Per chi ama questo disco é consigliabile non fermarsi qui ma arrivare almeno a quel magnifico "Cardiff Rose" in piena Rolling Thunder Revue, quando Roger Mc Guinn si troverà perfettamente in sintonia con un altro "unsung hero" dell'altro emisfero Mick Ronson, per creare uno dei migliori dischi della metà dei 70's.