Era da qualche settimana che aspettavo il momento giusto per ascoltare queso ultimo lavoro di Massimo Giuntoli qui impegnato nel progetto HOBO in valida compagnia di Eloisa Manera.
Si, perchè ci vuole il "momento giusto" per apprezzare appieno la prepotente carica creativa trasversale di Giuntoli, musicisti tra i più originali ed intelligenti di un panorama nazionale spesso scarsamente osservato in patria.
E' una dimensione sonora confortevole all'ascolto e particolarmente raffinata nel miscelarsi delle voci protagoniste molto ben calibrate nel proprio ruolo di "parte del tutto".
L'atmosfera creata con questa combinazione non può non riportarci ad una coinvolgente dimostrazione del valore del suono acustico, una tradizione sonora troppo spesso dimenticata in rutilanti ere tecnologicamente condizionanti.
E' un assoluto piacere apprezzare un uso creativo di suoni che sembrano venire da un'altra realtà (per fortuna davvero esistente) evocata attraverso un linguaggio musicale attento e particolarmente ben amalgamato.
Un disco, ma soprattutto, un compositore che meriterebbero una più attenta considerazione da parte di un pubblico che sicuramente esiste e che sarebbe in grado di apprezzare l'essenziale intelligenza nascosta tra i numeri digitali di questo cd... se solo ne venisse esposto con una adeguata frequenza.
E allora, visto che questa frequenza viene negata dall'appiattimento artistico globalizzato (e funzionale solo alla dimensione economica) invito modestamente tutti a compiere l'atto rivoluzionario di acquistarne documentazione, per sostenere concretamente anche chi ha il coraggio e la costanza di pensare ancora ad una musica capace di viaggiare nel tempo e verso un tempo nuovo ... unica speranza per lasciarsi alle spalle il vuoto del mero intrattenimento comandato e coatto.
www.massimogiuntoli.com
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