giovedì 15 ottobre 2020

THE ORCHESTRA QUESTION (e non solo)


... eppure c'è più di "qualcosa" che non va 

... mi sto sottoponendo alla "tortura" di questa visione datata 2016 confortato solo dalla presenza della avvenente Sarah "belli capelli" Hicks e le sue graziose movenze a direzione (comporrei sinfonie e sinfonie se solo avessi la certezza di poterle far dirigere da lei ... ma questo è un altro discorso) 

... ogni tanto viene ripresa Diva che sembra "piangere" ma credo sia solo emozione e commozione perchè non credo capisca davvero lo strazio presente in alcuni momenti della performance della musica del babbo (sai le bestemmie che starà trattenendo nel paradiso dei musicisti dove è ormai confinato da troppo tempo) ... esecuzioni sbalestrate da una polifonica che sembra essere una associazione musicale dopolavoristica (vestita con un dress-code apparentemente abbondantemente a cavallo tra una pessima imitazione dello stile "famolo strano" e la voglia di giocare al ridicolo, sponsorizzati da una azienda che produce "cravatte a caso" e fornisce coroncine per i capelli delle più audaci giovani orchestrali, ma non al fagottista calvo costretto ad un penoso "fai-da-te") con un senso del tempo imbarazzante ed una lettura delle partiture al limite dell'incompetenza in molti, troppi, passaggi 

... magari sarà anche contenta la famiglia Zappa nel patrocinare un evento di tale "spessore", ma questo da ancora di più l'idea che qualcosa non funziona nella gestione dell'eredità musicale del signor Frank Zappa ... l'incompetenza la fa da padrona evidentemente e rabbrividisco al pensiero che moltissime altre situazioni molto più curate e meglio realizzatie siano state ferocemente osteggiate burocraticamente se non addirittura boicottate dallo ZFT negli anni scorsi ... probabilmente qualcuno tra i responsabili dell'attività di mantenimento della musica di Zappa avrebbe bisogno di maggiore disciplina 

... che dire dell'imbarazzante quartetto di musicisti in "appoggio" all'orchestra dilettante? ... mi commuove Ian Underwood (perchè sarebbe l'unico degno di presenziare anche solo come simbolo di un'epopea ormai irrimediabilmente destinata a sparire) e allo stesso tempo mi irrita la supponenza di Joe Travers ed il solito "basso-bullismo" di Scott Thunes ... inconcepibile davvero in un simile contesto rigorosamente musicale ... veri e propri "cowboy orchestrali" ... unico momento di soddisfazione sincera (per me ovviamente) la non distruttiva versione della suite di 200 MOTELS (con molte "stanze ancora raramente eseguite pubblicamente") ... l'orchestra qui parzialmente si riabilita (e non è necessariamente vero che le partiture del 1971 sono più semplici di quelle più recenti) perchè Sarah "belli capelli" Hicks (dopo l'ennesimo cambio abito ... tre di stile ed uno di merchandising puro e semplice) li tiene in pugno con grande personalità (probabilmente a questa parte del programma sono state dedicate molte più prove ... e forse l'assenza degli "ospiti" ha permesso una maggiore concentrazione generale ... magari fosse stato tutto almeno di questo livello!!!) ... delle tante ridicole "gag-zappiane" inserite "a forza" in questo contesto davvero surreale la più toccante (e foriera di significati di mala profezia) è la sigaretta finale di un trombettista di fila ... forse l'unica malinconica vera "ispirazione" della serata, con il suo davvero originale tributo a Zappa 

... finalissimo con una "Peaches en regalia", straziante nelle tante, troppe - note fuori posto tra cui vince per distacco il "piccolo" al minuto secondo 1:15:27 ... con buona pace del Maestro che forse si era appena appena ripreso dalla tragedia della prima parte ... argh ... naturalmente per questo gran (guignol) finale sono tornati i leggendari ospiti e tra i quali emerge nella sua tarda età l'uomo che DAVVERO aveva contribuito con le sue tastiere e la sua disciplina per la musica del suo capo ufficio alla leggenda di "Peaches" ... l'unico monumento presente alla serata ... peraltro quasi mai inquadrato dalla ignorante e trascurabile regia televisiva dell'evento 

... ultime battute riservata alla patetica trovata della consegna dei fiori agli ospiti e all'inguardabile piagnisteo della povera Diva (che inizia il suo lamento catartico con un imbarazzante "a mia madre sarebbe piaciuto tutto ciò" - a MIA MADRE ??? !!!!!!) che forse non ha ben compreso ancora che il "peso" di quell'eredità dovrebbe essere affidato a chi ha spalle forti e non solo un cognome "familiare" (quando esso stesso non messo in discussione da solerti avvocati rampanti) ...