domenica 12 luglio 2020

2020 - BERT JANSCH - Live in Italy 1978


BERT JANSCH - Live in Italy
(Earth Records RSD 2020)





































Era il 1978 ed era fortunatamente una stagione di concerti in parziale ripresa dopo l'ostracismo internazionale a cui era stato condannato il pubblico italiano dopo le ben note intemperanze occorse in varie occasioni (memorabile il concerto di Lou Reed a Bologna nel 1973).
Nella ancora sonnacchiosa terraferma veneziana di fine anni settanta il Cinema Teatro Corso era tra i pochi veri baluardi della musica proposta dal vivo (assieme naturalmente al leggendario Cinema di Viale San Marco).

Capitò quindi che nella primavera inoltrata del 1978 la Barley Music aveva organizzato un concerto/evento per promuovere l'ultimo disco di Bert Jansch disponibile al momento sul mercato italiano (A Rare Conundrum).

In realtà Bert Jansch, dopo quello che sarebbe stato definito il suo "periodo americano", era di fatto alla ricerca di una nuova dimensione creativa che aveva già concretizzato nei primi mesi del 1978 registrando con Martin Jenkins e pubblicando in tiratura limitata per una piccola casa discografica danese (Exlibris) un nuovo album intitolato "Avocet".

Bert Jansch & Martin Jenkins - Avocet
(Exlibris records 1978) 
Di questo disco non c'erano tracce in Europa data la limitata quantità prodotta e l'inevitabilmente scarsa possibilità di distribuzione della piccola etichetta danese.

La serata del Teatro Corso era una specie di "night of the guitars" in versione rigorosamente acustica che vedeva sullo stesso palco appunto l'ex Pentangle Bert Jansch ed il suo preziosissimo collaboratore dell'epoca Martin Jenkins oltre a due opening acts proposti - nell'ordine - dal Liverpooliano Sam Mitchell (eccellente dobro-ista di Mississippi blues dal passato interessante con collaborazioni importanti al fianco di personaggi quali Kevin Ayers, Carol Grimes e - sorprendemente - Rod Stewart) e da Leo Wijnkamp Jr (straordinario "triplocrociato" talento olandese della chitarra rag a 12 corde).

il programma della serata (I)
Le due "spalle" appena citate facevano parte del rooster della Kicking Mule Records (una assoluta garanzia di qualità per gli appassionati della musica acustica) e quindi in "concept" della serata era davvero interessante e degno di essere considerato un "ghiotto" appuntamento sicuramente appagante.
Ed in effetti così è stato e ricordo di aver vissuto intensamente ogni singola nota di Leo Wijnkamp, Sam Mitchell ed ogni singola nota ed espressione di un oscuro  Bert (compresa la sua battaglia - ben presto perduta - con il suo guitar capo)

il programma della serata (II)

Ma la storia del "ritrovamento" (e della successiva pubblicazione) di questa testimonianza mestrina è piuttosto bizzarra per diversi motivi.

In primis ... la fortuna ha voluto che una emittente locale (ma non ricordo quale) avesse ottenuto il privilegio di registrare direttamente dal mixer il concerto (cosa non proprio rarissima in quei giorni, vista la fervente attività promozionale delle emittenti indipendenti di allora - ultimo esempio di resistenza culturale legata alla musica di cui ben presto si sarebbero perse le tracce, con i suoni riportati al "ritmo del potere discografico commerciale".

Altro fattore essenziale per l'esistenza di questo documento è stato il contributo del mio grande amico Vittorio che, con sapiente diplomazia, è riuscito a convincere "chi di dovere" a fargli una copia del nastro originale (che quindi esiste ancora - forse - da qualche parte).
La sua gentilezza è stata ulteriormente  impreziosita dalla disponibilità di farmene una eccellente copia direttamente dal master originale stesso.

i preziosi documenti presenti in archivio
Sfortunatamente le nostre vite hanno preso strade diverse e ci siamo persi di vista, ma il mio spiccato senso d'archivio mi ha spinto a conservare per tutti questi anni con gelosa cura quel prezioso (per me) documento assieme al foglio di sala in presentazione della serata.

Ricordo solo che poco tempo dopo quel concerto io stesso ho fatto copia del nastro a favore del mio amico (e compagno di innumerevoli avventure musicali) Alessandro Monti che ne ha fatto evidente tesoro.

Per delle fortuite circostanze solo qualche mese fa Alessandro è entrato in contatto con la "Earth records" e con Adam Jansch (figlio di Bert) che evidentemente dopo aver saputo dell'esistenza di una testimonianza così particolare del lavoro del padre gli ha proposto di "contribuire" alla causa dell'archivio storico della famiglia.
Alessandro ha accettato preparando con cura il materiale per la pubblicazione, collaborando con la produzione per i dettagli ed alcune ricerche storiche.
Purtroppo, essendosi basato sul nastro originale di Vittorio (datato erroneamente 1977) Alessandro è stato tratto in inganno nel datare il concerto (e del resto anche la mia memoria era ormai abituata a considerarlo come uno dei miei concerti preferiti del 1977).



Quando di sorpresa Alessandro mi ha fatto avere copia della riedizione di "Avocet" (che comprendeva due brani bonus tratti da quella registrazione che rappresentavano a loro volta l'anteprima per la pubblicazione dell'intero "Live in Italy" prevista nel 2020 in occasione del RSD ... purtroppo perduto causa Covid19) sono rimasto piacevolmente stupito non solo per  l'inaspettato regalo, ma anche perchè in questo modo il mio lavoro di "archivista" aveva offerto - ancora una volta dopo King Crimson e Gentle Giant -  un ulteriore contributo alla musica che ho amato (e amo) da sempre.

i "credits" (accurati o meno che siano)




Evviva!!!