lunedì 9 novembre 2009

CA QUI PARLE' ! - Ca qui parlé (1986)



Splendido progetto di "cult-ambient"!

ANTEDILUVIAN ROCKING HORSE - Music for the odd occasion (1997)



Elettronica downunder per questo combo che sembra aver preso seriamente in considerazione la lezione r-humoristica di Perrey and Kingsley per riproporla con la moderna tecnologia e con il lessico sonoro contemporaneo.

Ritmi sconnessi alternati in puro cut-up con disco-beats, rumori indecifrabili, campioni verbali devastati e melodie banali (qualche volta al limite del ridicolo) sono gli elementi fondanti del suono di questo brillante combo sperimentale dall'Australia.

Trance creativa e disco-cult, la giusta deriva musicale originata dalle prime oblique operazioni della elettro-new wave primi anni '80 ... "a-la-Yello" ed i primi esperimenti dei Negativeland (e le successive aberranti - ma fascinose - mutazioni di John Oswald).


GUNS & BUTTER - Guns & Butter (1972)



E' strano scoprire una band americana che nel 1972 suona un genere musicale assimilabile al progressive-rock europeo senza inserirci con forza elementi della tradizione musicale tipicamente nordamericani (come è stato per altre band prog di qualche anno dopo).

Il suono di questo gruppo (reso quasi barocco dall'uso continuo di archi e flauto) ricorda molto più da vicino band del prog-minore inglese quali East Of Eden, Titus Groan o It's A Beautiful Day.

Un ascolto piacevole, comunque.

VO - Musiques pour un film imaginaire (1985)



Produzione molto indipendente francese dal forte connotato ritmico elettronico e caratterizzato dalla totale assenza di chitarre nell'arco dell'intero lavoro che risulta così molto minimale e - a volte - vagamente "crepuscolare" assimilabili a più note produzioni della Sky tedesca (come "Tyndall" ad esempio).

Molto interessante invece l'uso dei fiati (sassofoni principalmente) che riporta alla ribalta una scrittura semplice e senza fronzoli che ricorda spesso alcune delle produzioni elementari a nome "Long Hello" di e con l'ex VdGG David Jackson.

Benchè a volte siano anche originali e caratteristici, i VO risultano A tratti perfino troppo "infantili e naive" (come molta parte dei minimali dell'epoca), nella ricerca dell'interazione tra suoni elettroacustici differenti.

Rimane comunque un puntuale documento parallelo dell'epoca!