giovedì 8 gennaio 2009

DAVID FANSHAWE - Flambards (1978)




"Flambards è una fattoria dell'Essex dove l'orfana Christina Parsons viene mandata a vivere sotto tutela del perfido zio Russell ... ma la sua sarà una vita vissuta TOTALMENTE ED INTENSAMENTE"

FLAMBARDS è una emozionante storia del primo novecento (a cavallo della prima guerra mondiale, con i suoi laceranti drammi e le commoventi gioie) raccontata dalle pagine del romanzo di Kathleen Wendy Herald Peyton e pubblicata nel 1967. Nel 1978 la Yorkshire Television acquisisce l'incarico di realizzarne una serie televisiva per conto della ITV (Independent Television). Vengono prodotti 13 episodi che vedono come protagonisti Christine MacKenna e Alan Parnaby e vengono trasmessi nel 1979.

La musica di questo eccellente british serial viene affidata al compositore ed etnomusicologo DAVID FANSHAWE che, con grandissima esperienza e competenza, ne tira fuori un affresco musicale di rara bellezza per gusto e perfettamente coerente con l'ovattata e crepuscolare atmosfera della regia televisiva.

Io personalmente sono un grande appassionato dei telefilm made in UK degli anni settanta e FLAMBARDS è sempre stato uno dei miei preferiti (assiema all'inarrivabile saga di POLDARK).

Dal 2001 David Fanshawe ha riproposto in un CD a tiratura limitata il contenuto musicale dell'originale disco pubblicato dalla Philips nel 1979, ma mai ristampato fino a quel momento.

La colonna sonora de FLAMBARDS è reperibile presso il sito ufficiale del compositore qui.

ARIEL KALMA - Moissons (1975)




Francese di nascita, australiano di adozione, ma cosmico per prassi, ARIEL KALMA è un moltistrumentista che fin da giovane si è appassionato all'interazione musicale con gli ambienti e con le discipline e la meditazione orientale.

Dopo un periodo di grandi viaggi in tutto il mondo, dove ha imparato ad ascoltare ed apprezzare una quantità enorme di stili musicali e/o semplicemente "suoni d'ambiente", ha iniziato il suo percorso personale di ricerca con alcune interessanti pubblicazioni di grande suggestione che offrono un'efficace dimostrazione della qualità del lavoro di ricerca nella metà degli anni settanta.

Echi Ryleyani - ovviamente - ma anche una originale sensibilità nell'uso dei loops e delle brevi frasi musicali che si incontrano e si intrecciano con grande misura e senso del gusto sonoro.