Anche, anzi SOPRATTUTTO, per ammissione dello stesso Robert Fripp, LIZARD è un disco controverso e assolutamente unico nella già complessa discografia della band. Ed è incredibile come questo stato "controverso" ne abbia di fatto soffocato il valore, finendo in una specie di "musical assassination" messo in atto proprio dal suo stesso creatore.
Le polemiche nate (e mai sopite) tra il RE e l'allora cantante e bassista GORDON HASKELL (all'epoca ancora amico di Fripp) hanno fatto di LIZARD una specie di campo di battaglia per una acrimonia in-comprensibile ex-post, soprattutto se purtroppo riferita al VERO CAPOLAVORO in realtà prodotto.
Per fortuna, a ritenerlo tale (oltre all'inutile sottoscritto) si è dimostrato anche il ben più eminente ed influente STEVE WILSON (Porcupine tree) che ha intrapreso una vera e propria battaglia con il Re per poter riproporre QUELLA musica in un contesto tecnologico attuale come il formato 5.1, con il risultato (non certo disprezzabile) di dare il via alla riedizione in 5.1 di TUTTI i dischi del catalogo reale (sono già usciti RED ed è ormai pronto per la distribuzione il leggendario IN THE COURT OF THE CRIMSON KING ed i prossimi sono in lavorazione con la collaborazione di un altro fan di LIZARD ovvero JAKKO JAKSZYK).
Riascoltando LIZARD in questo nuovo contesto il RE ha formulato un giudizio meno lapidario del solito, ammettendo che probabilmente si tratta di un disco che contiene molte, troppe idee (a suo modo forse non tutte belle) ed è comunque permeato da una forza creativa unica nel suo genere.
Nel libretto che accompagna questa riedizione Fripp scrive:
"All'inizio del 1970 sentivo che tutto ciò che sarebbe stato fatto nei successivi due anni sarebbe stato SBAGLIATO in partenza. Ma ERA NECESSARIO farlo comunque proprio per SUPERARE quella fase e raggiungerne una nuova. Non sapevo certo COSA ci sarebbe stato nella nuova fase, ma sapevo che qualsiasi cosa ci fosse stata l'avrei trovata proprio in quella NUOVA FASE".
Basta questa considerazione per capire che davvero la percezione artistica del Re era proprio alterata a priori, la qual cosa conferma una sua evidente "tanto sostanziale quanto paradossale" incompetenza nel giudicare la sua stessa opera.
Comunque ... ascoltando il nuovo missaggio digitale di Steve Wilson (approvato da RF) diventa possibile apprezzare alcune parti che erano obiettivamente state "macinate" dalla improbabile e fangosa (ma comunque BELLISSIMA) qualità della stampa dell'epoca, e il riemergere di questi elementi sonori mette comunque "ordine" nel corpo generale del lavoro.
Ad integrazione del materiale contenuto del CD e nel DVD/A tre soli BONUS ... non proprio straordinari fatta eccezione per una interessante prova di "Lady of the dancing water" (gli altri due sono "Bolero" nella versione già editata nell'antologia FRAME BY FRAME e "Cirkus" già recentemente proposta agli appassionati collezionisti del materiale proposto dalla DGMLive (assieme ad altre perle dall'archivio profondo che avrebbero meritato pubblicazione proprio in questo contesto!!!).
Rimane certamente vero però che chi NON HA MAI AMATO questo disco non avrà tanti motivi per cambiare idea, ma chi lo HA AMATO avrà invece la conferma assoluta del REALE motivo di quell'amore!
Le polemiche nate (e mai sopite) tra il RE e l'allora cantante e bassista GORDON HASKELL (all'epoca ancora amico di Fripp) hanno fatto di LIZARD una specie di campo di battaglia per una acrimonia in-comprensibile ex-post, soprattutto se purtroppo riferita al VERO CAPOLAVORO in realtà prodotto.
Per fortuna, a ritenerlo tale (oltre all'inutile sottoscritto) si è dimostrato anche il ben più eminente ed influente STEVE WILSON (Porcupine tree) che ha intrapreso una vera e propria battaglia con il Re per poter riproporre QUELLA musica in un contesto tecnologico attuale come il formato 5.1, con il risultato (non certo disprezzabile) di dare il via alla riedizione in 5.1 di TUTTI i dischi del catalogo reale (sono già usciti RED ed è ormai pronto per la distribuzione il leggendario IN THE COURT OF THE CRIMSON KING ed i prossimi sono in lavorazione con la collaborazione di un altro fan di LIZARD ovvero JAKKO JAKSZYK).
Riascoltando LIZARD in questo nuovo contesto il RE ha formulato un giudizio meno lapidario del solito, ammettendo che probabilmente si tratta di un disco che contiene molte, troppe idee (a suo modo forse non tutte belle) ed è comunque permeato da una forza creativa unica nel suo genere.
Nel libretto che accompagna questa riedizione Fripp scrive:
"All'inizio del 1970 sentivo che tutto ciò che sarebbe stato fatto nei successivi due anni sarebbe stato SBAGLIATO in partenza. Ma ERA NECESSARIO farlo comunque proprio per SUPERARE quella fase e raggiungerne una nuova. Non sapevo certo COSA ci sarebbe stato nella nuova fase, ma sapevo che qualsiasi cosa ci fosse stata l'avrei trovata proprio in quella NUOVA FASE".
Basta questa considerazione per capire che davvero la percezione artistica del Re era proprio alterata a priori, la qual cosa conferma una sua evidente "tanto sostanziale quanto paradossale" incompetenza nel giudicare la sua stessa opera.
Comunque ... ascoltando il nuovo missaggio digitale di Steve Wilson (approvato da RF) diventa possibile apprezzare alcune parti che erano obiettivamente state "macinate" dalla improbabile e fangosa (ma comunque BELLISSIMA) qualità della stampa dell'epoca, e il riemergere di questi elementi sonori mette comunque "ordine" nel corpo generale del lavoro.
Ad integrazione del materiale contenuto del CD e nel DVD/A tre soli BONUS ... non proprio straordinari fatta eccezione per una interessante prova di "Lady of the dancing water" (gli altri due sono "Bolero" nella versione già editata nell'antologia FRAME BY FRAME e "Cirkus" già recentemente proposta agli appassionati collezionisti del materiale proposto dalla DGMLive (assieme ad altre perle dall'archivio profondo che avrebbero meritato pubblicazione proprio in questo contesto!!!).
Rimane certamente vero però che chi NON HA MAI AMATO questo disco non avrà tanti motivi per cambiare idea, ma chi lo HA AMATO avrà invece la conferma assoluta del REALE motivo di quell'amore!
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