Eccellente esempio di creatività ed organizzazione musicale supportata da una spinta curiosa verso le innumerevoli possibili interpolazioni sonore e verbali.
Il gruppo emiliano/romagnolo capitanato dal talento indiscusso del compositore, arrangiatore e chitarrista GIORGIO CASADEI permette alla musica italiana di appuntarsi una medaglia al valore con questo lavoro che sa di tanti ascolti e di altrettante elaborazioni ludico/creative.
Zappa è dietro l'angolo (come dimostrato anche dalla presenza in scaletta della cover scatenata di "Tryin' to grow a chin"), ma la sensazione che tutto possa rappresentare un "classico" per le fantasiose ri-elaborazioni di Ella Guru (dal tema di Pink Panther di Mancini, allo stravolgimento della Beatlesiana "Ticket to ride" fino alla demente "carrambata" della colonna sonora "Tuca-Tuca" dedicata all'ombelico più famoso d'italia).
Anche in questo caso la descrizione zappiana "the results of a higher education" è perfettamente calzante con le avventure musicali di questa eccellente band (dal nome - altrettanto eloquentemente - Beefheartiano).
Inutile dire che - come prevedibile - questo disco non ha permesso al gruppo di "fare carriera" e proseguire con le proprie visionarie elaborazioni nel mondo asfittico della musica intelligente, perchè soffocato ed annullato dalla quantità di inutilia presenti sul mercato, però va altrettanto detto che "Morbius" nel suo palesarsi ha posto in essere un tassello a cui affidare un ruolo d'appoggio per confortare la tesi dell'esistenza di uno scenario volitivo e curioso nell'italica creatività.
Ed è proprio vero che, alla fine dell'ascolto, ci si sente più ... "eruditi"!
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