sabato 17 gennaio 2009

KEN FIELD - Subterranea (1996)



KEN FIELD, sassofonista e tastierista part-time dei BIRDSONGS OF THE MESOZOIC, ha assunto un ruolo di importante perno sonoro all'interno della formazione di Boston a partire dal 1988. Il suono di Field nei BOM è sempre stato caratterizzato - ed in qualche modo anche "condizionato" - dalle strutture compositive del principale (pressochè unico) autore della formazione, il "matematico" musicista Eric Lindgren.
Questo suo primo lavoro solista Field lo ha prodotto allontanandosi dalla frenesia tecnica e dalla freddezza matematica della razionalità schematica delle composizioni registrate con i BOM, ritrovando una dimensione assolutamente personale e ricca di fascino.
Già solamente la volontà di registrare SUBTERRANEA all'interno di alcune stanze poste sotto terra e facenti parte di una serie di strutture architettoniche pseudo-neolitiche (in realtà frutto modernissimo dell'inventiva architettonica del geniale uomo d'affari D.B.Anderson) costruite a Roswell nel New Mexico, induce a confermare la scelta di un percorso creativo di riscoperta (e non di autocelebrazione) personale.
E' lo stesso Field che nelle note di copertina sostiene "le composizioni sono fondamentalmente delle improvvisazioni che prendono via via forma nel loro evolversi, prodotte cioè senza la preventiva consapevolezza del risultato finale".
E questa caratteristica in continuo divenire è facilmente apprezzabile nei lavori di sax solo, come l'ordinata e sospesa "Five saxophones in search of meaning" o la solitaria "The missing soul", o ancora nelle brevi stratificazioni multiple di improvvisazioni, estemporanee esecuzioni che trovano un brillante risultato nel loro dinamico avvicinarsi ("Sanity").
Elemento invece più colorito e sorprendente è la presenza di percussioni (a volte decisamente improbabili come le custodie degli strumenti stessi o delle lattine di succo di frutta) che caratterizzano il suono complessivo con un simpatico alene divertito ("Om on the range" o "Perpetual motion").
SUBTERRANEA ci ricorda come Ken Field non sia affatto un musicista esclusivamente ponderoso e concettuale (come forse la sua presenza nei BOM lascerebbe intuire), ma sappia anche efficacemente sorprendere l'ascoltatore con composizioni allegre e spiritose ... ed è per questa sua attitudine che fa anche stabilmente parte di una colorita band di musicisti "di strada" chiamata REVOLUTIONARY SNAKE ENSEMBLE.

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