Rifugio per un appassionato di musica con forte predisposizione alla nostalgia per i tempi trascorsi (anni 50/60/70/80 e anche 90 ed oltre). Riflessioni rare e casuali sulla musica, il cinema e l'arte delle ultime decadi del novecento e di inizio nuovo millennio.
mercoledì 11 febbraio 2015
Robert Rich - Filaments (2015)
Musica da "respirare".
L'esperienza sonica di Robert Rich lo ha portato sempre di più verso una prospettiva più "europea", certamente più in debito con l'elettronica minimale tedesca della metà degli anni settanta qui semplicemente rivisitata ed arricchita con quella tipica spazialità che proviene da suggestioni più propriamente legate al primissimo movimento "new age" USA (di cui Rich è stato sicuramente uno degli esponenti maggiori).
Sequencers in pulsazione ipnotica e lunghe note pseudo orchestrali abitano la quasi totalità del contenuto (9 tracce) di questo lavoro che non aggiunge nulla di nuovo alla poetica musicale di Rich, ma si inserisce perfettamente nel suo eccellente percorso artistico.
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