mercoledì 21 ottobre 2009

KING CRIMSON - USA (1974)



Gli USA sono sempre stati fatali per il Re Cremisi ed in un modo o nell'altro, il gruppo si è sempre sciolto dopo un tour in quelle lande.

Era capitato nel 1969 al ritorno dal breve primo tour quando Giles e McDonald avevano autonomamente lasciato la corte, era capitato di nuovo nel 1972 dopo il disastroso (dipende dai punti di vista) tour di "Island" e - con una decisione del tutto inattesa - si è ripetuto ancora nel 1974 all'indomani del tour di "Starless and Bible black" e prima della pubblicazione di "Red".

A rileggere oggi le valutazioni che RF ha dato di quel particolare momento storico musicale vengono i capelli dritti data la sua puntigliosa presa di distanza da quel fenomeno giovanile, eppure sembra perfettamente cosciente del fatto che quella stagione del carrozzone regale è stata inquivocabilmente UNICA ed IRRIPETIBILE per l'energia e la creatività concettuale proposta.

"USA" è un album che - riascoltato a distanza di anni - risulta sorprendentemente incompleto nel suo ruolo di "sintesi" del "momentum crimsoniano" di allora, soprattutto considerando l'incredibile quantità di documenti live apparsi ufficialmente (e non) sul mercato in tutti questi anni di recupero documentale intorno a Re e cortigiani.

Ciò nonostante è disco potente ed ampiamente in grado di raccontare quella audio-storia così cruda nei modi e nei suoni, ma così altrettanto visionaria ed importante nell'immaginario giovanile di quella generazione.

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