giovedì 8 ottobre 2009

KILLING FLOOR - Killing floor (1970)



Che sound!

Potenza del blues declinata nel rock con grandissima sapienza in uno dei più belli ed intensi dischi del genere (che vede tra i suoi alfieri principali anche Ten Years After, Climax Blues Band, Chicken Shack, Savoy Brown, Groundhogs e molti altri - senza ovviamente scomodare i padri del BritBlues ... Alexis Corner e John Mayall) .

Uscito solo sei mesi DOPO il debutto della band di Page & Plant ex-post viene abbastanza naturale considerare che il destino di questo disco è un po' la dimostrazione di come all'epoca esistesse una vena rock-blues dalla forza dirompente e straripante.

Questo album - infatti - è potentissimo ed assolutamente interessante per alcune soluzioni (anche compositive) messe in essere dalla band del sud di Londra che tra le pieghe del classico stilema blues a volte inserisce qualche bizzarra variazione formale (cambi di tonalità multipli, improbabili clavicembali ed altre anomalie) che anche se non sono sempre evidentissime, danno un che di esotico nel solido impianto rock-blues del sound della band.

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