Questa registrazione "all in" del Whysky A Go Go del 23 luglio del 1968 non rappresenta una vera e propria "novità" della dimensione M.O.I ... certo, è possibile ascoltare integralmente il divenire di un concerto di quella bella banda di (apparentemente) "sbandati", attorniati da figure ampiamente "borderline" per il comportamento tradizionale dell'epoca ... un concerto gestito in più fasi con elementi di evidente "riempimento" ad allungare il brodo (aspetti questi che abilmente Zappa evitava accuratamente nelle sue selezioni sonore fin qui proposte tratte dalle sue serate folli facendo immaginare all'ascoltatore una band compattissima e scarsamente incline a "perdere tempo" con noodlin' around vari.
In realtà in quei giorni i concerti di Zappa oltre che avere una fondamentale parte di coinvolgimento verbale e gestuale avevano un giusto mix di spericolata "proiezione altrove" e confortevole "mantenimento quota terra" ... in questo modo sia i musicisti che il pubblico potevano trovare spazi di alleggerimento da altri momenti di forte tensione propositiva culturale nel linguaggio musicale proposto ... a ben pensarci, anche se ADESSO può sembrare "poca cosa" è invece interessante collocarlo nel tempo esatto e verificare quanto quel concetto di performance fosse straordinariamente interessante e visionario ... e come inquesto modo si dimostra facilmente l'unicità del fenomeno Frank Zappa.
Ai tempi leggendari del DK avrei dedicato un articolo di parecchie pagine per questo episodio 128 del catalogo zappiano ... ora non ce n'è più bisogno, ma sottolineare l'essenzialità di questo reperto digitale sonante è davvero doveroso.
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