Oscuro singolo dell'ex sassofonista dei primissimi HENRY COW realizzato all'indomani della successiva fruttuosa collaborazione con band quali AKSAK MABOUL ed UNIVERSE ZERO.
La musica contenuta in questo 7" (da suonare a 33 giri) è quanto di più improbabile ci si possa immaginare da un musicista con i trascorsi sperimentali di Leigh, ma - a ben vedere - non esiste una mancanza di coerenza artistica nella misura in cui la voluta causticità delle spigolose composizioni copmiono una incursione in una dimensione demenzial-non-commerciale abbastanza frequente nella deriva colta dell'intellighenzia musicale riferibile al R.I.O.
Un ascolto piacevole quindi per gli amanti di una certa colta "perversione pop".
La musica contenuta in questo 7" (da suonare a 33 giri) è quanto di più improbabile ci si possa immaginare da un musicista con i trascorsi sperimentali di Leigh, ma - a ben vedere - non esiste una mancanza di coerenza artistica nella misura in cui la voluta causticità delle spigolose composizioni copmiono una incursione in una dimensione demenzial-non-commerciale abbastanza frequente nella deriva colta dell'intellighenzia musicale riferibile al R.I.O.
Un ascolto piacevole quindi per gli amanti di una certa colta "perversione pop".
1 commento:
Ai tempi i cui era il Direttore del fantomatico "Ufficio per il Controllo della Cultura di Massa" (MCCB), il nostro amico Geoff Leigh ha trasmesso dall'Olanda originali notiziari sonori comprendenti alcuni dei più bei momenti di musica post-Henry Cow... poca roba in termini di quantità (un pugno di singoli ed EPs più un brillante 12 pollici), ma qualitativamente notevole. "La Banca Chimica" é parte di quel semisconosciuto catalogo di culto oggi raccolto dallo stesso Geoff e messo a disposizione del mondo in free download. Ne esce un cd "Things from the past" davvero straordinario in cui le influenze come dice lui stesso sono acid punk, electronic, psychedelic, experimental, improvised, jazz e.. perfino rock! Noi aggiungeremo le ovvie influenze dei primi Mothers e dei Gong di Daevid Allen, ma ne succedono di tutti i colori e il cd si ascolta dall'inizio alla fine con immenso piacere, sintetizzando in modo mirabile quel passaggio critico tra il tardo prog e post-punk. Ecco il link:
http://geoffleigh.bandcamp.com/
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