Questo è uno dei dischi davvero importanti per la stagione musicale psichedelica europea.
Tra ballate allucinate e frammenti caotici l'album porta l'ascoltatore a raggiungere una specie di consapevolezza che permette di apprezzare quanto VIVA possa essere una musica libera da schemi e condizionamenti commerciali, e benchè lucidamente guidata della spregiudicata e sfrontata dichiarata "alterazione" offre comunque spunti di legittima riflessione sulla "percezione altra" di cui tutto l'impianto sonoro del disco è letteralmente pervaso.
E' una prova d'autore rara per intensità e naturalezza, che rappresenta un fortissimo segnale di vitalità per una personalità creativa che è solo all'inizio del suo percorso propositivo, ma che è già fortemente significativa sia musicalmente che culturalmente.
Sono state molte altre le uscite discografiche di Allen che negli anni si sono succedute (con innumerevoli collaborazioni) ma - a parte forse l'altro incredibile capitolo solista rappresentato da GOOD MORNING (realizzato con il gruppo spagnolo Euterpe) - nessuna ha più ripetuto l'equilibrio tra nuovo e "ancor-più-nuovo" presente in "Magick Brother/Mystic Sister".
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