venerdì 23 ottobre 2009

THE ROTARY CONNECTION - Aladdin (1968)



Secondo disco per la band che soprendentemente ha pensato bene di fondere in un unico contenitore soul, pop, jazz, psichedelia e musica orchestrale ... e sebbene possa sembrare impossibile, il risultato che ne è venuto fuori - soprattutto nei primi album - è quantomeno intrigante.

Non è solo la voce della compianta Minnie Riperton a rivelarsi in tutta la sua versatilità, quanto piuttosto l'idea rivoluzionaria di sovrapporre pesanti arrangiamenti - a volte anche palesemente dissonanti e "borderline" - a canzoni tipicamente soul e ryhthm'n'blues creando un'entità sonora completamente a sé stante.

Con una proposta così ambiziosa ed originale, la band si è esposta al rischio di mescolare talmente tanto gli ingredienti da renderli anche indigesti in qualche circostanza, ma per ascoltare questo pezzo di storia della musica (davvero rivoluzionaria nell'intento) vale la pena anche soprassedere su qualche evidente eccesso di "psichedelica autocompiacenza" da parte degli autori.

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